Questo articolo contiene delle ipotesi su un fenomeno raro: la divisione di un buco nero per alcuni secondi in due semisfere.
Le ipotesi possono essere formulate da chiunque.[1]
Come è noto, il metodo sperimentale si articola in tre fasi diverse: ipotesi, esperimento, tesi.
Per questa ragione, tutte le ipotesi – comprese quelle esposte in questo articolo – sono destinate a rimanere tali fino a quando la ricerca scientifica non giunge a confermarle o a smentirle.
SVOLGIMENTO
Ipotizzo che, nella parte interna di un buco nero, la forza di gravità e la pressione esercitata dalla materia soprastante siano di intensità tale da ridurre la distanza tra il nucleo degli atomi e le orbite degli elettroni che gli girano attorno oltre il valore m = 1 – 0,96.[2]
La materia interessata da questo fenomeno si destabilizza ed esercita una forza repulsiva con verso opposto rispetto alla gravità e alla pressione che operano all’interno del buco nero.
Se la forza repulsiva in parola è più forte della gravità e della pressione citate, il buco nero deflagra.
Se la forza repulsiva in parola è prossima alla somma della gravità e della pressione citate con uno scarto dello 0,02%, il buco nero si divide per alcuni secondi in due semi sfere.
Tra queste due semi sfere continua ad agire la forza di gravità, mentre le loro parti interne si riespandono.
Quando, a causa della riespansione in parola, il valore di m torna a essere più basso di 1 – 0,96 [3], le due semi sfere si ricongiungono e il buco nero si riassesta contraendosi.
Se il superamento del valore m = 1 – 0,96 avviene in modo repentino, il buco nero deflagra.
Se questo superamento avviene in modo graduale, il buco nero si divide in due semi sfere.
CONCLUSIONE
Se uno o più degli esperimenti che verranno effettuati confermeranno la validità delle ipotesi che ho formulato in questo articolo, sarò felice di avere dato un contributo al progresso della conoscenza.
In caso contrario, sono comunque felice di avere dato il mio contributo alla riflessione e alla ricerca nel campo della fisica dell’universo.
Vi ringrazio per il vostro tempo e per la vostra attenzione.
NOTE A PIE’ DI PAGINA
[1] Io svolgo la professione di avvocato e il mio interesse per gli argomenti trattati in questo articolo è puramente personale.
[2] Chiamo “m” la distanza media tra il nucleo di un atomo e le orbite dei suoi elettroni in condizioni di 1G.
[3] A titolo meramente esemplificativo: 1 – 0,92.