In questo articolo propongo delle soluzioni per risolvere la disputa nel Mare Egeo tra Grecia e Turchia e per delimitare le zone economiche esclusive greca e turca nel Mare Mediterraneo.
Gli ultimi fatti accaduti
Il 1° giugno 2022 è stata data la notizia che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato l’interruzione dei negoziati tra la Turchia e la Grecia.[1]
I colloqui erano ripresi dopo cinque anni di stallo e avevano a oggetto, tra l’altro, le opposte rivendicazioni nel Mare Egeo e la delimitazione delle rispettive zone economiche esclusive nel Mare Mediterraneo.
Il 3 settembre 2022 è stata resa nota la dichiarazione del presidente turco Erdogan che ha accusato la Grecia di “occupare le isole nel Mare Egeo che hanno uno status demilitarizzato”.[2]
I fattori critici
La tensione in corso ha raggiunto livelli idonei a destare preoccupazione.
Il 7 settembre 2022 è stata diffusa la dichiarazione di Catherine Colonna, ministra francese degli Affari Esteri, la quale ha espresso la sua vicinanza alla Grecia e a Cipro anche in caso di attacchi alla sovranità.[3]
Il 10 settembre 2022 le pagine Facebook Greek Gateway e Greek Reporter hanno dato risalto a una dichiarazione resa nel maggio del 2018 dall’allora principe di Galles, oggi sovrano britannico con il nome di re Carlo III, durante una visita ufficiale in Grecia.[4]
Egli, memore della nascita in Grecia di suo nonno il principe Andrea e di suo padre il principe Filippo, in quella occasione ebbe a dichiarare: “La Grecia è nel mio sangue”.
Quello che un orecchio non esperto potrebbe qualificare come un ricordo di famiglia in occasione di una visita ufficiale, ha ben altra importanza per coloro che conoscono il peso degli eventi personali nelle scelte che orientano la storia.
Infine, non va trascurato che la Francia e la Gran Bretagna hanno delle basi militari nella zona geografica potenzialmente interessata da un, da chi scrive, malaugurato e non voluto confronto militare tra Grecia e Turchia.[5] [6]
Quanto sin qui esposto lascia presagire la concreta e attuale eventualità di un conflitto tra Grecia e Turchia che coinvolga anche altri Paesi.
Il contesto regionale
Il mondo, oggi, è una realtà interconnessa di cose e persone.
Pertanto, gli effetti provocati da una tensione regionale non si esplicano unicamente all’interno del territorio dei Paesi in conflitto.[7]
Al momento in cui scrivo, la regione del Mediterraneo orientale è gravemente destabilizzata.
Infatti, sul Mare Mediterraneo si affacciano già due guerre civili: quella in Libia e quella in Siria.[8]
Ciascuna di esse vede l’intervento militarmente attivo di altri Paesi, confinanti e non con quelli che sono il teatro dello scontro.
Il Libano versa in una situazione di grave debolezza economica e sociale.[9]
Dal 24 febbraio 2022, è in corso il conflitto tra Ucraina e Russia.[10]
Pochi giorni fa, nella regione del Caucaso, sono riprese ostilità tra Armenia e Azerbaigian alle quali ha fatto rapidamente seguito una tregua.[11]
Le situazioni ora descritte vanno inquadrate in uno scenario caratterizzato da una pandemia globale di covid-19 coronavirus dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2020, e tuttora in corso[12], e dalle conseguenze economiche del conflitto in Ucraina, tra le quali menziono l’inflazione in forte aumento, la cospicua diminuzione delle forniture di gas naturale dalla Russia, l’aumento dei prezzi dell’energia.[13]
In breve, la Turchia risulta attorniata da conflitti: a nord quello in Ucraina, a est quello tra Armenia e Azerbaigian, a sud quello in Siria, oltre alla grave situazione in Libano e alla guerra in Libia.
Si comprende bene, dunque, l’estrema gravità di un eventuale ulteriore conflitto nella medesima regione che coinvolga la Turchia contro la Grecia e Cipro, anche in questo caso con il probabile intervento di altri Stati.
Questo conflitto avrebbe luogo al centro dei conflitti già esistenti e ai quali ho accennato e contribuirebbe ad aggravare le criticità che li caratterizzano, sia a danno dei Paesi in essi già coinvolti, sia a danno dei Paesi vicini.
È urgente, quindi, mettere in campo una proposta che risolva le cause della tensione tra Grecia e Turchia tramite un assetto che soddisfi entrambe le parti.
Le opposte affermazioni.
Le opposte affermazioni della Grecia e della Turchia nel Mare Egeo e nel Mare Mediterraneo coinvolgono istituti diversi del diritto del mare.[14]
Non annoierò il lettore elencandole tutte perché esse sono oggetto del paragrafo “Le soluzioni proposte” qui appresso.
In estrema sintesi:
- la Grecia desidera estendere la sua sovranità nel Mare Egeo dalle attuali 6 miglia marine attorno alle sue isole a 12 miglia marine, ma la Turchia si oppone affermando che questo trasformerebbe il Mare Egeo in un lago interno della Grecia;
- la Turchia desidera ampliare la sua zona economica esclusiva nel Mare Mediterraneo annettendo una parte della zona economica esclusiva della Grecia e una parte della zona economica esclusiva cipriota, desiderio che non trova d’accordo i Paesi interessati.
Le soluzioni proposte
1 – La delimitazione del Mare Egeo
Se si desidera comporre i dissidi tra la Grecia e la Turchia nel Mare Egeo, è necessario innanzitutto delimitare chiaramente il Mare Egeo.
A tale scopo, si inizia tracciando una linea che parte dal punto più meridionale di Capo Malea nel territorio della Grecia continentale fino al punto più settentrionale della penisola di Korykos nel territorio isolano di Creta.
Si prosegue tracciando una linea da Capo Sidéros nel territorio isolano di Creta, si toccano il punto più meridionale dell’isola di Caso e il punto più meridionale dell’isola di Scarpanto e si arriva al punto più meridionale dell’isola di Rodi.
Si finisce tracciando una linea che parte dal punto più settentrionale dell’isola di Rodi fino al punto più meridionale della penisola di Bozburun nel territorio della Turchia continentale.
La parte di mare compresa tra queste linee e la linea di costa della Grecia continentale e della Turchia continentale è il mare Egeo.
2 – Acque territoriali, spazio aereo, isolette e scogli
Stabilita l’estensione del Mare Egeo, si può procedere alla soluzione della disputa su di esso nel modo seguente:
- la Grecia e la Turchia conservano nel Mare Egeo le isole che già hanno;
- le acque territoriali della Grecia nel Mare Egeo si estendono per 6 (sei) miglia marine dalla linea di costa della Grecia continentale e dalla linea di costa delle isole greche nel Mare Egeo;
- lo spazio aereo greco nel Mare Egeo è quello sovrastante le acque territoriali della Grecia e il territorio delle isole greche;
- le acque territoriali della Turchia nel Mare Egeo si estendono per 6 (sei) miglia marine dalla linea di costa della Turchia continentale e dalla linea di costa delle isole turche nel Mare Egeo;
- lo spazio aereo turco nel Mare Egeo è quello sovrastante le acque territoriali della Turchia e il territorio delle isole turche;
- nei punti in cui le dette porzioni di mare territoriale e/o di spazio aereo si sovrappongono si procede a fare arretrare i rispettivi confini fino al punto in cui essi combaciano;
- in deroga a ogni altra norma vigente, le isolette e gli scogli nel Mare Egeo sono assegnati alla sovranità della Turchia solo se sono interamente compresi entro le acque territoriali turche delimitate ai sensi delle affermazioni precedenti.
3 – La piattaforma continentale e la zona economica esclusiva nel Mare Egeo
La piattaforma continentale e la zona economica esclusiva greche nel Mare Egeo hanno un’ampiezza di 200 (duecento) miglia marine calcolate, secondo la richiesta della Grecia, tenendo conto non solo della linea di costa della Grecia continentale ma anche della linea di costa delle isole greche nel Mare Egeo.
4 – La piattaforma continentale e la zona economica esclusiva nel Mare Mediterraneo
La Grecia:
- rinuncia alla sua sovranità sull’isola di Kastellorizo e la cede alla Turchia;
- riconosce le acque territoriali turche e lo spazio aereo turco per una estensione di 6 (sei) miglia marine attorno all’isola di Kastellorizo;
- cede alla Turchia la parte di zona economica esclusiva greca che si trova a oriente della linea che congiunge il punto più meridionale della zona economica esclusiva attualmente turca ubicata tra Rodi e Kastellorizo e il punto identificato con la lettera D. Entrambi i punti sono visibili nella cartina geografica qui sotto.

Credits image: https://en.wikipedia.org/wiki/Aegean_dispute
La Grecia e la Turchia riconoscono reciprocamente la sovranità di ciascuno dei loro Stati articolata nel modo appena detto e rinunciano a qualsiasi pretesa in contrasto con quanto appena detto.
5 – Installazioni militari
In deroga a ogni altra norma vigente, la Grecia e la Turchia si riconoscono reciprocamente la possibilità di realizzare installazioni militari in modo che, considerata una installazione militare greca e una installazione militare turca, esse abbiano la stessa distanza dal più vicino tra i seguenti: il confine di Stato, il limite delle acque territoriali.
6 – Diritto di passaggio inoffensivo e diritto di passaggio in transito
La Grecia e la Turchia si danno reciproca garanzia:
- del diritto di passaggio inoffensivo per tutte le navi – compresi i sottomarini e ciò che si muove in tutto o in parte sotto l’acqua -, militari e non militari, di ciascuno dei due Paesi nelle acque territoriali dell’Altro. Al fine di dare un’applicazione senza incertezze a quanto ora detto, il contenuto del diritto di passaggio inoffensivo è quello di cui al testo in lingua inglese degli articoli dal 17 al 32 compresi e dell’articolo 45 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare firmata il 10 dicembre 1982 in vigore al momento della firma dell’accordo tra Grecia e Turchia;
- del diritto di passaggio in transito per tutte le navi – compresi i sottomarini e ciò che si muove in tutto o in parte sotto l’acqua -, militari e non militari, e per tutti gli aerei, militari e non militari, di ciascuno dei due Paesi nella zona economica esclusiva e nello spazio aereo a essa sovrastante dell’Altro. Al fine di dare un’applicazione senza incertezze a quanto ora detto, il contenuto del diritto di passaggio in transito è quello di cui al testo in lingua inglese degli articoli dal 37 al 44 compresi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare firmata il 10 dicembre 1982 in vigore al momento della firma dell’accordo tra Grecia e Turchia.
Vi ringrazio per il vostro tempo e per la vostra attenzione.
NOTE A PIE’ DI PAGINA
[1] Turkey’s Erdogan halts talks with Greece as tensions flare again, June 1, 2022, on:
Ludovica Longo, Erdogan contro Atene: fine dei colloqui tra Turchia e Grecia, 1° giugno 2022, in:
https://it.euronews.com/2022/06/01/erdogan-contro-atene-fine-dei-colloqui-tra-turchia-e-grecia
[2] Erdogan accuses Greece of ‘occupying’ demilitarised islands, September 3, 2022, on:
Toni accesi tra Grecia e Turchia sulle isole dell’Egeo, diplomazie in campo, 7 settembre 2022, in:
[3] Toni accesi tra Grecia e Turchia sulle isole dell’Egeo, diplomazie in campo, 7 settembre 2022, in:
[4] Philip Chrysopoulos, ‘Greece is in my Blood’, says Prince Charles Ahead of Official Visit, May 8, 2018, on:
Facebook, Greek Gateway, 10 settembre 2022
https://m.facebook.com/GreekGateway/photos/5839040612807148/
Facebook, Greek Reporter 10 settembre 2022
https://www.facebook.com/GreekReporter/videos/how-greek-is-king-charles/496977238430129/
[5] Per le basi militari della Francia a Cipro si vedano i seguenti.
Per la base navale di Mari, ora base navale Evangelos Florakis:
Minister: Cyprus working with France to expand naval base, May 16, 2019, in:
https://apnews.com/article/3d9374baacfa4fcd9beba5269bbba804
Naval News Staff, Cyprus Plans Mari Naval Base Expansion To Host French Navy Ships, May 23, 2019, on:
George Psyllides, Expansion of base for use of French navy a priority says minister, May 22, 2019, on:
https://cyprus-mail.com/2019/05/22/expansion-of-naval-base-for-french-navy-a-priority-says-minister/
Tom Kington, Rome, Lucy Fisher, Cyprus seeks French military help in snub to ‘distracted’ UK, May 17, 2019, on:
Cyprus, France reportedly agree on use of naval base, May 16, 2019, on:
https://www.ekathimerini.com/news/240536/cyprus-france-reportedly-agree-on-use-of-naval-base/
Evangelos Florakis Naval Base, on:
https://en.wikipedia.org/wiki/Evangelos_Florakis_Naval_Base
Per la base aerea di Paphos si vedano:
French, Greek fighter jets land in Paphos, August 25, 2020, on:
https://www.financialmirror.com/2020/08/25/french-greek-fighter-jets-land-in-paphos/
Apostolis Tomaras, France testing Paphos National Guard air base, August 11, 2020, on:
https://knews.kathimerini.com.cy/en/comment/opinion/france-testing-paphos-national-guard-air-base
[6] Per le basi militari della Gran Bretagna a Cipro si vedano:
Andreas Stergiou (2015) The Exceptional Case of the British Military Bases on Cyprus, Middle Eastern Studies, 51:2, 285-300, DOI: http://10.1080/00263206.2014.947283
Akrotiri and Dhekelia, on:
https://en.wikipedia.org/wiki/Akrotiri_and_Dhekelia
British Forces Cyprus, on:
https://en.wikipedia.org/wiki/British_Forces_Cyprus
[7] Adele Ferrari, Le tre crisi infiammate dalla guerra in Ucraina, 15 maggio 2022, in:
https://it.insideover.com/guerra/le-tre-crisi-infiammate-dalla-guerra-in-ucraina.html
[8] Prima guerra civile in Libia, in:
https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_civile_in_Libia
Seconda guerra civile in Libia, in:
https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_civile_in_Libia
Guerra civile siriana, in:
https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_siriana
[9] Timour Azhari, Maya Gebeily, Analysis: Political and banking deadlock may plunge Lebanon deeper into crisis, June 30, 2022, on:
Andrea Barolini, Libano, le banche al centro di una delle peggiori crisi al mondo, 16 agosto 2022, in:
https://valori.it/libano-banche-crisi/
Carmen Geha, Un altro anno da incubo per il Libano, 11 marzo 2022, in:
https://www.affarinternazionali.it/anno-incubo-libano/
[10] Crisi russo-ucraina, in:
https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_russo-ucraina
[11] Avet Demourian, Cease-fire holds between Armenia and Azerbaijan, September 15, 2022, on:
https://apnews.com/article/russia-ukraine-azerbaijan-baku-armenia-aad40c240d888645d8129deb4a550a4b
EXPLAINER: What’s behind the new Armenia-Azerbaijan fighting, September 14, 2022, on:
Gabrielle Tétrault-Farber, Analysis: Why are Armenia and Azerbaijan fighting again, and why does it matter?, September 13, 2022, on:
Armenia-Azerbaigian: escalation pericolosa, 13 settembre 2022, in:
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/armenia-azerbaigian-escalation-pericolosa-36135
[12] Pandemia di COVID-19, in:
https://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia_di_COVID-19
[13] Prospettive economiche dell’OCSE, Rapporto intermedio, marzo 2022: La guerra in Ucraina: conseguenze economiche e sociali e implicazioni per le politiche pubbliche, in:
https://www.oecd-ilibrary.org/sites/a148fedd-it/index.html?itemId=/content/publication/a148fedd-it
Jamey Keaten, WTO: War in Ukraine to curb trade, economic growth this year, April 12, 2022, on:
Mario Barbati, Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina, 6 maggio 2022, in:
https://www.micromega.net/conseguenze-guerra-ucraina/
[14] IILSS – International Institute for Law of the Sea Studies, maritime boundaries between Greece and Turkey, May 25, 2021, on:
http://iilss.net/maritime-boundaries-between-greece-and-turkey/
Si veda anche Aegean dispute, on:
https://en.wikipedia.org/wiki/Aegean_dispute
Le citazioni sono state verificate alla data di pubblicazione di questo articolo sul sito http://www.giorgiocannella.com