INTRODUZIONE
Questo articolo contiene delle ipotesi sulle leggi che governano il comportamento della materia e dell’energia nello stato quantico.
Le ipotesi possono essere formulate da chiunque.[1]
Come è noto, il metodo sperimentale si articola in tre fasi diverse: ipotesi, esperimento, tesi.
Per questa ragione, tutte le ipotesi – comprese quelle esposte in questo articolo – sono destinate a rimanere tali fino a quando la ricerca scientifica non giunge a confermarle o a smentirle.
PREMESSA
Il 22 gennaio 2023, sul canale televisivo Rai Scuola ho visto l’episodio 1 “Che vita sia” della serie televisiva “I segreti della fisica quantistica” presentata dal professor Jim Al-Khalili.[2]
I contenuti erano interessanti, ben strutturati e spiegati in modo avvincente.
Nell’episodio in parola vengono ripercorse le tappe della formulazione delle ipotesi per spiegare il comportamento della materia nello stato quantico, si giunge al teorema di John Bell[3] pubblicato nel 1964 e agli esperimenti condotti in base ad esso a partire dal 1972 da John Clauser e Stuart Freedman[4] per affermare che la spiegazione corretta era quella fornita da Niels Bohr e dai suoi collaboratori.
La conclusione del professor Al-Khalili al termine dell’episodio è la seguente: “L’esperimento [quello di Clauser e Freedman del 1972 e le sue ripetizioni successive] conferma solo questo: qualsiasi cosa stia accadendo, noi non la capiamo. Però, non per questo dobbiamo smettere di cercare.”.
Il contenuto dell’episodio, dunque, riguarda la descrizione del comportamento della materia nello stato quantico, ma non vi è alcuna spiegazione delle cause di questo comportamento.
In altre parole, la domanda che mi sono posto alla fine è: perché la materia, nello stato quantico, si comporta nel modo descritto da Niels Bohr e dai suoi collaboratori?
LE LEGGI DELLO STATO QUANTICO DELLA MATERIA E DELL’ENERGIA
Ipotizzo che lo stato quantico della materia e dell’energia sia governato da sette leggi.
Esse possono essere formulate come segue.
1 – lo spazio
s = (sopra la linea di frazione) 1 (sotto la linea di frazione) d . t
2 – il tempo
t = (sopra la linea di frazione) 1 (sotto la linea di frazione) g / s
3 – l’attrazione tra cariche elettriche
delta = (sopra la linea di frazione) 1 – s (t . g) (sotto la linea di frazione) k – (sopra la linea di frazione) (1 / d . t) (sotto la linea di frazione) (d . t) al quadrato
4 – la massa
m = – (sopra la linea di frazione) g . 1/s (sotto la linea di frazione) s . (d . t)
5 – l’attrazione tra masse
delta = (sopra la linea di frazione) s . 1/g (sotto la linea di frazione) d . g
6 – lo spostamento nello spazio
|A-B| = [(sopra la linea di frazione) s . 1/g (sotto la linea di frazione) d . g] . (sopra la linea di frazione) 1 (sotto la linea di frazione) [(sopra la linea di frazione) 1 (sotto la linea di frazione) d . t ]
7 – la velocità
v = |A-B| / t
IL COMPORTAMENTO DEL NEUTRONE
Ipotizzo che il neutrone nello stato quantico si comporti secondo delle leggi che possono essere formulare come segue.
1 – il moto del neutrone nello stato quantico
k = 1/2 . (sopra la linea di frazione) (2s . t/2) – (1/s al quadrato) (sotto la linea di frazione) (m . 1/s)
2 – la posizione del neutrone nello stato quantico
k/2 – (1/t . s) = 2 – (1/s – t al quadrato)
3 – energia del neutrone nello stato quantico
k di t deve essere uguale a 1/2 s . (t – 1/s di m)
IL COMPORTAMENTO DEL PROTONE
Ipotizzo che il protone nello stato quantico si comporti secondo delle leggi che possono essere formulare come segue.
1 – il moto del protone nello stato quantico
s . 1/2 t = 2 m/s
2 – la posizione del protone nello stato quantico
t = (sopra la linea di frazione) s (sotto la linea di frazione) 2m . t
3 – energia del protone nello stato quantico
t/2 . 1/m deve essere uguale a s . 2 m/2
IL COMPORTAMENTO DELL’ELETTRONE
Ipotizzo che l’elettrone nello stato quantico si comporti secondo delle leggi che possono essere formulare come segue.
1 – la posizione dell’elettrone nello stato quantico
(sopra la linea di frazione) s/2 (sotto la linea di frazione) t = (sopra la linea di frazione) 1/2 (sopra la linea di frazione) s – t al quadrato (sotto la linea di frazione) 2m (sotto la linea di frazione) 1 – 1/t
2 – energia dell’elettrone nello stato quantico
s – t (1/m . a) deve essere uguale a m . (2s + t/2)
IL CORRETTIVO DA APPLICARE E LA VERIFICA
Ipotizzo che gli esperimenti che verranno condotti per verificare / confutare le ipotesi che ho formulato in questo articolo avranno bisogno di un correttivo utile a leggere correttamente i risultati.
Il correttivo in parola può essere formulato come segue:
p . (z – f) = 2 . (k . t)
(f . d) = s . 2/m
La verifica della correttezza dei dati si potrà ottenere con questo passaggio:
1/2 (d . t) = m . s
CONCLUSIONE
Se uno o più degli esperimenti che verranno effettuati confermeranno la validità di una o più delle ipotesi che ho formulato in questo articolo, sarò felice di avere dato un contributo al progresso della conoscenza.
In caso contrario, sono comunque felice di avere dato il mio contributo alla riflessione e alla ricerca nel campo della fisica quantistica.
Vi ringrazio per il vostro tempo e per la vostra attenzione.
NOTE A PIE’ DI PAGINA
[1] Io lavoro in uno studio legale e il mio interesse per gli argomenti trattati in questo articolo è puramente personale.
[2] L’episodio è visionabile in italiano al seguente collegamento internet:
L’episodio in parola è andato in onda per la prima volta il 9 dicembre 2014 in Gran Bretagna sul canale televisivo BBC Four.
Informazioni sulla serie televisiva “I segreti della fisica quantistica” presenti su un noto motore di ricerca https://g.co/kgs/PkX8k1
[3] Teorema di Bell
https://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_di_Bell
[4] Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell
https://it.wikipedia.org/wiki/Esperimenti_sulle_disuguaglianze_di_Bell
John Clauser
https://it.wikipedia.org/wiki/John_Clauser
Stuart Freedman
https://it.wikipedia.org/wiki/Stuart_Freedman
Le citazioni sono state verificate alla data di pubblicazione di questo articolo sul sito www.giorgiocannella.com