Supponiamo che un asteroide sia in rotta di collisione con la Terra.
Supponiamo inoltre che si intervenga sull’asteroide in modo da evitare un impatto catastrofico e farlo atterrare in un luogo desiderato.
Penso che si dovranno applicare le seguenti regole.
1
L’obiettivo primario è cercare di salvare vite umane quanto più è possibile.
2
Sull’asteroide e nel luogo di impatto vengono effettuate prima le rilevazioni di potenziali pericoli e la messa in sicurezza, poi si procede con gli esami e con il prelievo di campioni a fini scientifici, successivamente ha luogo la visita del luogo aperta al pubblico organizzata e guidata, infine l’impiego dell’asteroide a qualsiasi scopo.
3
L’esame e il prelievo di campioni non devono essere svolti in modo tale da evitare per chi vi procede e/o per altri[1] o comunque in modo da vanificare[2] l’applicazione di quanto previsto per l’aggiudicazione dell’impiego dell’asteroide.
4
Affinché l’aggiudicazione dell’impiego dell’asteroide avvenga in modo legittimo e ordinato, in deroga a qualsiasi previsione contraria, si procede nel modo seguente.
L’asteroide viene diviso in parti che sono:
- non più grandi di un millesimo dell’asteroide;
- ciascuna parte deve essere composta per non meno dell’80% da una delle seguenti categorie: un solo elemento chimico, solfuri, alogenuri, ossidi, carbonati, solfati, fosfati, silicati.
Ciascuna parte così ottenuta viene aggiudicata in una pubblica asta, in inglese, via internet, alla quale possono partecipare solo gli Stati membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
I proventi dell’asta sono interamente attribuiti allo Stato sul cui territorio l’asteroide ha terminato la sua corsa.
5
La divisione dell’asteroide in parti avviene a cura dello Stato sul cui territorio l’asteroide ha terminato la sua corsa e/o a cura di persone fisiche e/o giuridiche incaricate dal medesimo Stato.
Se l’asteroide ha terminato la sua corsa nel territorio di più di uno Stato, si divide l’asteroide tra essi secondo la linea di confine riconosciuta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e si procede come è stato detto fin qui.
Vi ringrazio per il vostro tempo e per la vostra attenzione.
NOTE A PIE’ DI PAGINA
[1] Ad esempio, Tizio preleva dieci chilogrammi di quanto interessa a se stesso e/o ad altri.
[2] Ad esempio, data la presenza del materiale “x” in quantità pari a undici chilogrammi, Tizio preleva dieci chilogrammi del materiale “x”.
L’articolo si legge con la soddisfazione di una storia finita bene.Ma penso che,qualora si presenti un caso come questo, difficilmente i paesi coinvolti ade
rirebbero a queste regole proposte dall’autore.1) Troppo lontana ancora una cultura di Diritto Spaziale 2) Troppo interessante e..remunerativo..
mettere le mani su di una ricchezza tale di dati scientifici.Si spera che questa cultura si diffonda così che non ci siano anche le liti….spaziali
Grazie per il tuo commento.
L’articolo mi fa pensare molto al futuro- magari tra una ventina d’anni- chissà una cosa del genere potrebbe accadere, che dire … chi vivrà vedrà!
Premesso che non sono esperta in materia mi permetto di attenzionare due punti in particolare:
1) Condivido l’obiettivo principale di salvare vite il più possibile
4) Circa i proventi dell’asta sulla vendita dei frammenti dell’asteroide – se mai si verificasse un tale evento- mi piace pensare che siano interamente devoluti in beneficenza per la ricerca delle malattie genetiche rare
Ciao Sonia,
grazie per il tuo commento.
Anche io spero che una parte dei proventi della vendita possa essere destinata a fini di pubblica utilità.