LE ARMI NUCLEARI: UN DANNO E UN RISCHIO

Internet riporta la notizia che diverse Nazioni hanno dichiarato di voler rinnovare e potenziare il loro arsenale nucleare[1].

Penso che le armi nucleari siano tatticamente inutili per i seguenti motivi.

Non possono essere usate contro un Paese che non possiede armi nucleari, perché la Nazione che le usasse sarebbe accusata di vigliaccheria e distruggerebbe la propria reputazione internazionale.

Non possono essere usate per conquistare un territorio o una risorsa specifica[2], perché renderebbero il territorio o la risorsa inutilizzabile per moti anni a causa del livello di radioattività causato dall’esplosione nucleare.

Non possono essere usate contro un Paese che possiede armi nucleari, perché la rappresaglia atomica che seguirebbe ucciderebbe un numero incalcolabile di individui, renderebbe vaste zone del pianeta Terra inabitabili per molti anni a causa della radioattività provocata dalle esplosioni nucleari e deprimerebbe l’economia mondiale trasformandola in un’economia di pura sussistenza per i sopravvissuti all’olocausto nucleare.

 

Non va dimenticato, inoltre, che le armi atomiche richiedono enormi investimenti economici non solo per la loro progettazione e costruzione, ma anche per la loro continua manutenzione e custodia.

 

Le armi atomiche, infine, costituiscono un pericolo per la sicurezza nazionale.

Infatti, se per la Nazione che le detiene esse sono tatticamente inutili ed economicamente dispendiosissime, vi è senza dubbio una categoria di soggetti per la quale le armi atomiche sono oltremodo utili: i terroristi.

Questi ultimi sono attirati dalle armi atomiche come le api sono attirate dal miele.

I terroristi non devono affrontare la spesa per la progettazione e la costruzione delle armi atomiche, perché desiderano impadronirsi di armi già fabbricate e funzionanti.

I terroristi non affrontano nemmeno la spesa per la manutenzione e la custodia delle armi atomiche, perché vogliono usarle entro un breve lasso di tempo da quando se ne sono impadroniti.

I terroristi, infine, non temono ritorsioni, perché quasi sempre desiderano porre fine alla loro vita con l’attentato che compiono.

 

Propongo dunque la seguente soluzione.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica[3] adotta una risoluzione contenente sia l’elenco con il costo di fabbricazione di ogni arma nucleare, sia il suo impegno a pagare i tre quarti di questo costo per ogni cessione alla stessa Agenzia di una o più armi nucleari.

Ogni Nazione che detiene armi nucleari stipula un accordo con l’Agenzia in parola nel quale viene definito un calendario per la consegna di tutte le armi nucleari in suo possesso perché vengano smantellate.

 

Ipotizziamo gli scenari peggiori che sono già stati oggetto di numerosi film: le armi nucleari che esplodono su delle grandi città[4], o che distruggono intere Nazioni[5], o il pianeta Terra quasi del tutto inabitabile per la radioattività causata dalle esplosioni nucleari[6].

Non desidereremmo tutti quanti tornare indietro nel tempo per attuare la soluzione che ho descritto poc’anzi?

 

Vi ringrazio per il vostro tempo e per la vostra attenzione.

 

NOTE A PIE’ DI PAGINA

[1] Paolo Valentino, “Armi nucleari di nuova generazione. L’atomica che verrà”, Il Corriere della Sera, 13 giugno 2017, in:

https://www.corriere.it/esteri/17_giugno_14/03-esteri-documentoccorriere-web-sezioni-2e7fcbcc-506c-11e7-a437-ba458a65274a.shtml?refresh_ce-cp

Stati Uniti d’America, Nuclear Posture Review February 2018, in:

https://www.defense.gov/News/SpecialReports/2018NuclearPostureReview.aspx

Nuclear Posture Review February 2018, rapporto finale in formato .pdf in:

https://media.defense.gov/2018/Feb/02/2001872886/-1/-1/1/2018-NUCLEAR-POSTURE-REVIEW-FINAL-REPORT.PDF

Franco Iacch, “Russia, dopo 13 anni di test entra in servizio il missile balistico Bulava”, Il Giornale, 29 giugno 2018, in:

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/russia-13-anni-test-missile-balistico-bulava-entra-servizio-1546700.html

[2] miniere, zone industriali, zone commerciali, centri di ricerca, snodi di vie di comunicazione, etc.

[3] International Atomic Energy Agency (I.A.E.A.) https://www.iaea.org/

“L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (detta anche AIEA o in inglese International Atomic Energy Agency – IAEA) è un’agenzia autonoma fondata il 29 luglio 1957, con lo scopo di promuovere l’utilizzo pacifico dell’energia nucleare e di impedirne l’utilizzo per scopi militari. Per il suo impegno l’agenzia ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2005, insieme al suo direttore Mohamed ElBaradei.”

Cito da: https://it.wikipedia.org/wiki/Agenzia_internazionale_per_l%27energia_atomica

[4] A prova di errore (Fail-Safe), 1964, diretto da Sidney Lumet.

https://it.wikipedia.org/wiki/A_prova_di_errore_(film_1964)

[5] Il giorno dopo (The Day After), 1983, diretto da Nicholas Meyer.

https://it.wikipedia.org/wiki/The_Day_After_-_Il_giorno_dopo

[6] L’ultima spiaggia (On the Beach), 1959, diretto da Stanley Kramer.

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27ultima_spiaggia_(film_1959)

 

Le citazioni sono state verificate alla data di pubblicazione di questo articolo sul sito www.giorgiocannella.com

Print Friendly, PDF & Email

10 thoughts on “LE ARMI NUCLEARI: UN DANNO E UN RISCHIO

  1. Carissimo Giorgio, la tua mi sembra una proposta frutto di attento studio e di assoluto buon senso. Speriamo che possa venire adottata in futuro. Andrea Bianchi.

  2. Purtroppo è l’effetto spauracchio che vogliono ottenere ma secondo me esiste anche il rischio polveriera in quanto la nazione e chi la possiede non è indenne da eventuali, come evidenziato, usi impropri o addirittura da incidenti e rischi. Una minaccia o no, non credo che chi spende tempo e denaro se ne faccia volentieri privare proprio perché si desidera tutelare la propria nazione. Non so se collegare il tutto con i famosi tre giorni di buio ipotizzati da tutti grandi mistici santi dell’ultimi tempi…

  3. Caro Giorgio . ho letto la tua proposta e mi sembra molto valida. Spero che i paesi interessati la accettino al più presto per la sicurezza di tutti

  4. Questo articolo ha un pregio,oggi molto raro, una logica stringente ed inconfutabile. Ma, purtroppo, chi possiede queste armi vuole prima di tutto affermare il proprio potere.
    Giro una domanda all’autore – come farsi ascoltare?

    1. Grazie per il tuo commento.
      Un buon argomento è già quello dei possibili risparmi di spesa che si otterrebbero evitando di progettare e produrre nuove armi nucleari.
      Vi è poi il risparmio di spesa che si otterrebbe a seguito dello smantellamento delle armi nucleari esistenti: non sarebbero più necessarie le loro continue manutenzione e custodia.
      Va considerato poi l’ulteriore risparmio di tempo, uomini, mezzi e denaro non più impiegati nella prevenzione di possibili atti terroristici per impadronirsi di armi nucleari.
      Insisto sul dato del risparmio di spesa perché è quello più facilmente comprensibile da chiunque, a prescindere dalle convinzioni personali a favore o contro lo sviluppo e il mantenimento di armi nucleari.
      Mi chiedo infine quanti soldi si risparmierebbero evitando le conseguenze di una crisi economica mondiale che deriverebbe dal verificarsi di scenari come quello del film “Il giorno dopo” (The day after, 1983, diretto da Nicholas Meyer).
      Che ne pensi ?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.